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A Natale il cioccolato è dalla parte del rene.

Festività all’insegna del buon umore con il “fondente”… ma senza esagerare!

Foto di 5598375 da Pixabay
Foto di 5598375 da Pixabay
A Natale siamo tutti più buoni ed anche più golosi. Con l’approssimarsi della festa più attesa dell’anno, bonbon, praline, cioccolato e altre delizie tentano le nostre papille gustative facendo regolarmente capolino dagli scaffali di ipermercati e centri commerciali alle nostre tavole imbandite. 
Ma se in queste festività mangeremo qualche cioccolatino in più non facciamocene una colpa!!!

Infatti è ormai acclarato che il “cibo degli dei” non è un'insidia per la linea né tanto meno un pericolo per la nostra salute e, scegliendo il tipo giusto da consumare a determinati orari e in giuste quantità, il cioccolato potrebbe esercitare importanti effetti benefici… e persino favorire il dimagrimento.

Il cioccolato è un alimento molto ricco di grassi sia saturi che monoinsaturi; tra quelli monoinsaturi il più rappresentato è l’acido oleico, un acido grasso dalle proprietà antinfiammatorie che ritroviamo anche nel nostro olio extravergine di oliva. Gli acidi grassi saturi più presenti sono l’acido stearico e quello palmitico. Il cioccolato fondente contiene un’elevata quantità di minerali come il magnesio, il rame e il ferro. Ciò che tuttavia rende il cioccolato così benefico per la nostra salute sono i polifenoli in esso contenuti, delle sostanze naturali particolarmente presenti in molti prodotti del regno vegetale e che hanno mostrato avere molteplici proprietà.

Le evidenze scientifiche che testimoniano gli effetti benefici del cioccolato sulla nostra salute sono moltissimi; diversi studi epidemiologici suggeriscono come il cacao, ricco di flavonoidi, abbia un effetto protettivo sulla salute cardio-circolatoria prevenendo eventi come l’infiammazione, l’aterosclerosi, l’ipertensione e la trombosi.

Il cioccolato è anche ricco di feniletilamina, un ormone della classe delle anfetamine che rilascia dopamina nei centri del piacere del cervello, e stimola, inoltre, sentimenti di eccitazione, attrazione ed euforia. Inoltre il cacao contiene triptofano, un amminoacido chiave nell’aumento del livello di serotonina dell’organismo, principale neurotrasmettitore per la produzione di piacere e relax.

Contrariamente a quanto si possa pensare aiuta a mantenere il peso forma, nonostante sia un alimento calorico, se introdotto nelle giuste quantità e abbinato a costante attività fisica, il cioccolato non solo non fa ingrassare ma, al contrario, pare essere un valido alleato nella perdita di peso. Questa proprietà sarebbe dovuta alla sinergia di diverse caratteristiche. Il cioccolato aumenta la sazietà e diminuisce il senso di fame agendo sulla produzione di grelina, ormone responsabile del senso della fame. Inoltre, pare che il consumo di cioccolato aiuti a ridurre l’assorbimento di grassi e carboidrati, soprattutto nei soggetti in sovrappeso. Addirittura in caso di diabete, sembrerebbe che i polifenoli contenuti nel cioccolato siano in grado di contrastare la sindrome dell’insulino-resistenza tissutale.

Anche nel contesto della malattia renale i noti benefici di questo antico alimento sono stati spesso confermati.

Una Review pubblicata su Clinical Nutrition dal titoloThe sweet side of dark chocolate for chronic kidney disease patientssi concentra sul potenziale contributo salutogenico dell’assunzione di cioccolato, per mitigare il carico infiammatorio e ossidativo nella malattia renale cronica, sul suo potenziale, per la protezione cardiovascolare e sul mantenimento della diversità nel microbiota intestinale, nonché sulle prospettive cliniche, sull’assunzione regolare di cioccolato da parte dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.

Gli effetti benefici del cioccolato fondente sui marcatori dell’infiammazione e stress ossidativo sono stati anche dimostrati nei soggetti con insufficienza renale cronica grave in dialisi in un articolo dal titoloDark chocolate (70% cocoa) attenuates the inflammatory marker TNF-α in patients on hemodialysis.

Ma attenzione il cioccolato fondente è considerato un alleato se mangiato a piccole dosi, al contrario se si esagerasse, essendo anche ricco di grassi e zuccheri, potrebbe essere causa di aumento ponderale ed ipertensione.

Le persone con insufficienza renale cronica dovrebbero poi considerarecon attenzione il contenuto di Potassio e Fosforo e gli Ossalati:
  • il cacao è uno degli alimenti con un alto contenuto di Potassio: una tavoletta di cioccolato fondente da 100 grammi contiene più o meno 722 milligrammi di potassio. Il fabbisogno giornaliero di potassio raccomandato è compreso tra 1500-2700 mg, quantitativo in grado di mantenere una buona salute senza affaticare i reni (anche in base al peso corporeo e alla funzione renale residua!).
  • anche il Fosforo (311 milligrammi in una barretta di cioccolato fondente da 100 grammi) è purtroppo ben rappresentato in questo alimento dagli innumerevoli benefici. L'apporto proposto di fosforo nel nefropatico è di 8-10mg/Kg peso corporeo.
  • l'altra cosa da considerare prima di consumare il cioccolato fondente è l'ossalato (presente nel cioccolato (circa 140 milligrammi di ossalato per 100 grammi di cioccolato fondente). Troppo ossalato può impedire al tuo corpo di assorbire i nutrienti essenziali nel tratto digestivo. Inoltre, alti livelli di ossalato aumentano la possibilità che si leghi al calcio e formi calcoli renali.
Il segreto è un uso controllato e costante, e la giusta quantità sembra essere quella di 40g di cioccolato fondente (almeno 70%) al giorno, non di più!

Il momento migliore per consumare il cioccolato va dalla mattina al pomeriggio, per avere una sferzata di energia e buon umore, oltre che un “boost” al metabolismo che può favorire il dimagrimento.

Ricordiamoci anche di non associare cibi troppo ricchi di grassi alla cioccolata perché questa ne contiene a sufficienza, quindi nei giorni delle uova pasquali sarebbe opportuno ridurre l'introito di creme, formaggi, burro, fritti e intingoli, per evitare di assumere nutrienti non utilizzabili che si depositeranno sotto forma di adipe nei punti critici e, se si è esagerato, dopo le feste la scelta meno stressante è ridurre progressivamente il consumo giornaliero di cioccolata.

Che altro aggiungere se non un augurio per un sereno Natale!

 
Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD

Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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Tel.: 338.5996136
Fax: 06.81151095

 
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