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Olio d'oliva e malattie renali: cosa c'è da sapere?

L’alto contenuto di acido oleico e di composti minori, tipico dell’Olio Extravergine di Oliva, può tenere sotto controllo la pressione arteriosa e proteggere il cuore e reni

Foto di Umbe Ber da Pixabay
Foto di Umbe Ber da Pixabay
L’olio extra vergine di oliva (EVOO), principale fonte di grassi vegetali e alimento chiave della Dieta Mediterranea, è un’ottima opzione per le persone che soffrono con Malattia Renale Cronica.
 
Numerosi dati scientifici hanno dimostrato che esercita una serie di effetti benefici sulla salute grazie alla peculiare composizione chimica che comprende acidi grassi (98–99%, in particolare quelli monoinsaturi come l'acido oleico) e altri composti attivi presenti in piccole percentuali (1–2 %, rappresentati principalmente dai composti fenolici).
 
Proprio questi ultimi, i cosiddetti Composti Polari Minori (o MPC), vengono sempre più valorizzati per le loro proprietà salutari, come affermato dalla EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).
 
Tra questi rivestono particolare importanza l'idrossitirosolo, il tirosolo, l'oleacina e l'oleocantale, che sembrano sempre più protagonisti dell’azione benefica esercitata
dall’EVOO.
 
Gli MPC, infatti, giocano un ruolo fondamentale sulla protezione cardio-vascolare, sulla gestione del diabete, sulla composizione corporea, sulla attivazione antitumorale, sullo stress ossidativo, e sullo stato infiammatorio… sostanzialmente tutti gli ingredienti della miscela alla base di tutte le cronicità… e anche delle malattie renali!
 
Recenti acquisizioni hanno confermato che il consumo di EVOO migliora tutti gli indici renali, oltre ai segni e alle disfunzioni metaboliche legate alla Malattia Renale Cronica.
 
Infatti, è stato dimostrato da più parti che, in un tempo variabile da 1 a 24 settimane (9 settimane tempo medio!), si ottiene un significativo miglioramento della Creatininemia (e dell’e-GFR), una riduzione dell'azotemia e soprattutto della albuminuria, uno dei principali fattori associati alla progressione della nefropatia.
 
Questi risultati dipendono da tre meccanismi.
  1. Il primo correlato alla riduzione dello stress ossidativo;
  2. il secondo alla riduzione dell’infiammazione cronica (particolarmente rappresentata nei soggetti affetti da problematiche renali per diverse cause tra cui: l’aumento della produzione di citochine infiammatorie, lo stress ossidativo stesso, l’acidosi metabolica, la disbiosi intestinale e l’alterato metabolismo glico-lipidico).
  3. Il terzo meccanismo potrebbe essere legato alla riduzione dei livelli circolanti di acido urico, una sostanza di scarto del metabolismo delle proteine, prodotta in seguito alla degradazione delle purine, ormai riconosciuto come importante fattore di rischio indipendente cardio-renale.
 
Addirittura, alcuni studi sottollineano come anche le foglie, il frutto e tutti i composti dell’ulivo siano ricchi di oleuropeina, l’idrossitirosolo e acido oleico, le sostanze con riconosciuta attività antiossidante ed antinfiammatoria in grado di rappresentare una buona strategia per proteggere il danno renale dai radicali liberi in diverse condizioni, come ad esempio: la nefrotossicità indotta da farmaci (Doxorubicina, Cisplatino, Ciclosporina, Tetracloruro di carbonio, Amikacina, Tioacetamide, ecc), le intossicazioni croniche da metalli pesanti (Cromo, Mercurio, ecc) o la calcolosi renale (fitoterapia per calcolosi) e la nefropatia ostruttiva in generale.
 
E’ noto inoltre che l’Olio Extravergine di Oliva, aiuta la pressione arteriosa a stabilizzarsi e normalizzarsi (v. Virgin Olive Oil and Hypertension).

Secondo i ricercatori è la combinazione unica della sua componente grassa, con l’alto contenuto in acido oleico e quella in componenti minori, come idrocarburi, fitosteroli, composti triterpenici e composti fenolici a produrre gli effetti antipertensivi.

L’insieme di queste proprietà bioattive, uniche e caratteristiche dell’Olio EVOO, oltre che proteggere cuore e reni, pare anche in grado di condizionare diversi fattori collegati all’ipertensione come la contrattilità vascolare (sistema renina angiotensina aldosterone), portando ad una riduzione della pressione arteriosa.
 
Per di più, l’olio extra vergine di oliva contiene quantità inferiori di potassio e sodio rispetto ad altri oli e questo è particolarmente importante per le persone con problemi renali poiché solitamente viene loro consigliato di limitarne l’assunzione.
 
Tuttavia, è importante notare che anche l’olio extra vergine di oliva dovrebbe essere usato con moderazione, poiché un’assunzione eccessiva di qualsiasi olio può portare ad un aumento di peso e ad altri problemi di salute. È inoltre importante consultare il proprio nefrologo prima di apportare modifiche alla dieta se si soffre di una malattia renale o si corre il rischio di svilupparla.
 
In conclusione, l’olio extra vergine di oliva è un olio ideale per i soggetti con malattia renale cronica grazie al suo alto contenuto di grassi monoinsaturi e antiossidanti, ai bassi livelli di grassi saturi, nonché al suo basso contenuto di sodio e potassio.


Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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Fax: 06.81151095
 
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