“Aprile non ti scoprire”: consigli per chi convive con problemi renali
Aprile da un estremo all’altro, occhio ai temporali dopo il caldo eccessivo... come affrontare con tranquillità la primavera
(Aprile non ti scoprire; maggio adagio adagio; giugno allarga il pugno)
Aprìl ógni góta l’é 'n barìl.
(aprile ogni goccia è un barile)
Aprìl piuvént, gràñ ridént.
(aprile piovoso grano rigoglioso)
Ogni anno, ad aprile, godiamo di un un mese caratterizzato da una notevole dinamicità termica che porta con sé improvvise variazioni di temperatura, umidità e pressione atmosferica… le belle giornate sono sempre più frequenti, ma ad esse si intervallano giornate più fresche, magari nuvolose o addirittura piovose.
E, guardando il meteo di questi giorni, non possiamo che ripensare ai vecchi proverbi.
Esempio lampante è l’abbassamento delle temperature registrate a Pasqua e le spruzzate di neve lungo tutti gli Appennini di questi giorni.
Queste fluttuazioni possono avere un impatto significativo sulla nostra salute, in particolare per coloro che soffrono di pressione alta e problemi renali, per queste persone, infatti, l'attuale instabilità del clima può rappresentare una sfida aggiuntiva nella gestione della salute e della terapia .
Ecco alcuni consigli da tenere a mente per gestire al meglio la propria salute durante questo periodo di transizione meteorologica:
- Monitoraggio Costante della Pressione Arteriosa: È consigliabile tenere un registro regolare della propria pressione arteriosa e consultare il medico per valutare se necessario modificare la terapia in atto in caso di fluttuazioni improvvise. Attenzione, inoltre, agli eventuali "segnali" che il corpo potrebbe inviare, come vertigini, mal di testa,offuscamento, stanchezza o altro.
- Idratazione Adeguata: Le variazioni di temperatura possono aumentare il rischio di disidratazione, che a sua volta può influenzare la pressione arteriosa e l'efficacia dei farmaci. Consultare il sempre il curante per stabilire l'apporto idrico ottimale, soprattutto in caso di gravi problematiche cardiache e/o renali.
- Stile di Vita Salutare: Uno stile di vita sano mitiga l'impatto della stagione sulla salute. Ciò include una dieta equilibrata, regolare attività fisica e, se possibile, il controllo dello stress. importante anche indossare abiti appropriati per la temperatura e utilizzare strati che possano essere rimossi facilmente per adattarsi ai rapidi cambiamenti del tempo
- Consultare il Nefrologo: In caso di dubbi o preoccupazioni riguardanti la propria salute renale, è consigliabile consultare il medico. Solo un professionista sanitario potrò fornire consigli personalizzati e adattare la terapia in base alle esigenze specifiche di ogni paziente.
Un recente lavoro Libanese (Acknowledging the impact of seasonal blood pressure variation in hypertensive CKD and non-CKD patients living in a Mediterranean climate) ha indagato la variazione stagionale della pressione arteriosa nei pazienti con e senza Malattia Renale Cronica che vivono in un clima mediterraneo e valutato se questa variazione comporta un aggiustamento significativo del trattamento o se influisce sugli esiti renali e sulla mortalità in questa particolare popolazione.
I risultati di questo studio hanno sottolineato la variabilità stagionale della pressione alle nostre latitudini e quanto i soggetti che soffrono di problematiche renali siano particolarmente sensibili a questi eventi meteo. La pressione arteriosa, infatti, diminuisce col caldo ed aumenta col freddo, nei pazienti ipertesi con o senza insufficienza renale cronica. Questa variabilità della pressione arteriosa è correlata a una significativa perdita di funzionalità renale.
La necessità di aumentare la terapia al variare delle temperature è associata ad un alto rischio di peggioramento e progressione della malattia renale. Anche una pressione bassa durante la stagione calda è risultata significativamente associata ad eventi sfavorevoli. “È necessario riconoscere tutte queste variazioni – concludono gli Autori - poiché richiedono aggiustamenti del trattamento e potrebbero essere importanti fattori prognostici”
Considerando l’impatto di altri fattori metereologici sulla pressione arteriosa un ruolo importante viene altresì riconosciuto anche alla pressione atmosferica.
A questo proposito molto interessante uno studio Polacco del 2016 (“Evaluation of the impact of atmospheric pressure in different seasons on blood pressure in patients with arterial hypertension).
“La maggior parte delle persone vive in locali riscaldati in inverno o condizionati in estate – scriveva Marek Kamiński, primo firmatario del lavoro - questo stile di vita riduce l'influenza di molti fattori meteorologici: temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, e la luce diretta del sole ma non modifica assolutamente l'influenza della pressione atmosferica”.
L'influenza degli effetti barometrici sul corpo umano non è percepita in modo evidente come quella degli eventi termici ma sappiamo che attiva, riducendo la saturazione plasmatica di ossigeno, il sistema nervoso autonomo e quello endocrino direttamente. Inoltre, è noto che la diminuzione della pressione atmosferica determina un aumento pressorio particolarmente in certe stagioni. Si ritiene, infatti, che le variazioni della pressione atmosferica possano determinare un cambiamento di pressione all'interno della parete del vaso e facilitarne la rottura, soprattutto in un sistema già malacico.
Si consiglia, pertanto, di prestare maggiore attenzione al controllo domiciliare della pressione arteriosa durante questi periodi di instabilità barometrica (con alternanza di fronti di bassa ed alta pressione atmosferica come accaduto in queste ultime settimane) soprattutto considerando il fatto che le fluttuazioni di pressione arteriosa possono provocare un aumento del rischio di eventi cardiovascolari, in particolare chi è già in terapia con farmaci per l’ipertensione.
Seguire attentamente le indicazioni del proprio medico, monitorare regolarmente la pressione e adottare uno stile di vita sano sono passi essenziali per affrontare al meglio questo periodo ; ma, soprattutto, se non avete ancora effettuato il cambio di stagione, aspettate ancora a farlo, perché qualche maglia o soprabito più caldo potrebbe ancora essere utile!
Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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