Giornata Mondiale della Terra: Combattere l'Inquinamento Terrestre per la Salute Renale
L'impatto dell'inquinamento terrestre sulle malattie renali: il ruolo delle plastiche e delle microplastiche
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, si deve riflettere sull'urgente necessità di affrontare l'inquinamento terrestre e il suo impatto sulla salute umana. Tra le molte conseguenze negative dell'inquinamento ambientale, vi è un problema crescente e preoccupante legato alle malattie renali, con le plastiche e le microplastiche, ubiquitarie nei nostri ecosistemi, che giocano un ruolo cruciale in questa sfida (leggi anche: L’inquinamento ambientale danneggia anche i reni.).
Le plastiche, derivanti principalmente da attività industriali e domestiche, sono onnipresenti nell'ambiente terrestre. Il loro processo di degradazione è estremamente lento, con il risultato che persistono nell'ambiente per decenni o addirittura secoli. Quando le plastiche vengono disperse nell'ambiente, possono rilasciare sostanze chimiche tossiche, tra cui additivi plastificanti e agenti cancerogeni, che possono infiltrarsi nel terreno e nelle risorse idriche.
Le microplastiche (le cui dimensioni sono state convenzionalmente fissate dalla European food safety authority tra 0,1 e 5000 micrometri; frammenti di misura inferiore, non rilevabili dall’occhio umano e compresi tra 0,001 e 0,1 micrometri, vengono definiti nanoplastiche, rappresentano una preoccupazione ancora maggiore) sono presenti in grandi quantità negli oceani, ma sono state anche rilevate nel suolo agricolo, nelle acque dolci e persino nell'aria che respiriamo.
Il loro impatto sulla salute umana è ancora oggetto di studio, ma alcuni ricercatori suggeriscono che possano accumularsi nei tessuti umani, inclusi i reni (leggi anche: Microplastics and Kidneys - Free PMC article).
Le malattie renali sono un problema di salute pubblica sempre più diffuso in tutto il mondo.
Studi recenti hanno evidenziato una possibile correlazione tra l'esposizione alle sostanze tossiche rilasciate dalle plastiche e dalle microplastiche e l'insorgenza di patologie renali. Queste sostanze possono causare danni ai reni attraverso meccanismi diversi, direttamente (infiammazione o danno tubulare) e indirettamante attraverso l'inquinamento delle risorse idriche utilizzate per l'irrigazione dei terreni agricoli e la produzione di cibo. L'ingestione di alimenti contaminati da sostanze chimiche rilasciate dalle plastiche può aumentare il rischio di sviluppare malattie renali e altre patologie croniche. Le risorse idriche, infatti, contaminate dalle plastiche e dalle microplastiche possono influenzare la nostra alimentazione e il nostro approvvigionamento di acqua potabile, amplificando ulteriormente i rischi per la salute.
Se le microplastiche hanno certamente dimostrato di avere un impatto negativo sulla salute renale umana, esistono tuttavia diversi altri inquinanti meno conosciuti che possono influenzare la salute renale in modi significativo. Alcuni di essi includono:
- Metalli pesanti: Sostanze come il piombo, il mercurio, il cadmio e l'arsenico possono essere presenti nell'ambiente a causa di attività industriali, agricole e di smaltimento dei rifiuti. L'esposizione a questi metalli pesanti può danneggiare i reni e causare malattie renali croniche.
- Pesticidi e fertilizzanti: Prodotti chimici utilizzati in agricoltura possono contaminare le risorse idriche e il suolo, penetrando nel ciclo alimentare e nell'approvvigionamento idrico umano. Alcuni pesticidi e fertilizzanti possono essere tossici per i reni e causare danni renali.
- Inquinanti atmosferici: L'esposizione a particolato fine (PM2.5), biossido di azoto (NO2), biossido di zolfo (SO2) e altri inquinanti atmosferici può influenzare la salute renale. Studi hanno suggerito che l'inquinamento dell'aria può aumentare il rischio di malattie renali croniche e accelerare il declino della funzione renale.
- Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA): Questi composti organici possono derivare dalla combustione incompleta di carburanti fossili, incendi boschivi e altre fonti. L'esposizione a IPA è stata associata a un aumento del rischio di malattie renali croniche e di altre patologie renali.
- Diserbanti e altri prodotti chimici industriali: Sostanze chimiche presenti in diserbanti, solventi industriali, detergenti e altri prodotti chimici possono contaminare l'ambiente e avere effetti nocivi sulla salute renale.
- Prodotti farmaceutici e sostanze chimiche nel sistema idrico: Gli antibiotici, gli ormoni, i farmaci per la pressione sanguigna e altri composti farmaceutici possono finire nelle acque superficiali e sotterranee a causa dello smaltimento improprio di farmaci o dell'inadeguata depurazione delle acque reflue. Questi composti possono influenzare negativamente la salute renale.
- Fluoro: In alcune regioni, il fluoro può essere presente nelle fonti d'acqua potabile a livelli superiori ai limiti raccomandati. L'eccesso di fluoro può causare fluorosi renale, una condizione caratterizzata da calcificazioni renali e danni ai tubuli renali.
- Solventi organici: Prodotti chimici come il cloruro di metilene, il cloruro di etilene e altri solventi organici utilizzati in processi industriali possono contaminare l'ambiente e avere effetti negativi sulla salute renale in caso di esposizione prolungata.
- Fitofarmaci: Pesticidi e erbicidi utilizzati nell'agricoltura possono penetrare nel suolo e nelle acque sotterranee, contaminando le risorse idriche utilizzate per l'irrigazione e il consumo umano. Alcuni di questi fitofarmaci possono danneggiare i reni se ingeriti o assorbiti attraverso la pelle.
- Radiazioni ionizzanti: L'esposizione a radiazioni ionizzanti, come quelle emesse da materiali radioattivi o dispositivi medici, può danneggiare i tessuti renali e aumentare il rischio di cancro renale e altre patologie renali.Questi sono solo alcuni esempi di inquinanti ambientali che possono influenzare la salute renale
Affrontare l'impatto dell'inquinamento terrestre sulle malattie renali richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga governi, industrie e individui. È necessario adottare politiche di gestione dei rifiuti più efficaci, promuovere l'uso di materiali biodegradabili e ridurre la dipendenza dalle plastiche monouso. Allo stesso tempo, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno gli effetti delle microplastiche sulla salute umana e sviluppare strategie per mitigare il loro impatto.
In questa Giornata Mondiale della Terra, impegniamoci a proteggere il nostro pianeta e la salute delle generazioni future.
Combattendo l'inquinamento terrestre e riducendo l'impatto delle plastiche e delle microplastiche, possiamo preservare la bellezza e la vitalità della Terra, garantendo un futuro più sano e sostenibile per tutti.
Leggi anche:
- Inquinamento e malattia renale.
- L’inquinamento ambientale danneggia anche i reni.
- Emergenza climatica e rene: vecchie e nuove patologie alle porte.
- Microplastics and Kidneys: An Update on the Evidence for Deposition of Plastic Microparticles in Human Organs, Tissues and Fluids and Renal Toxicity Concern - Free PMC article (pdf)
- Environmental exposure to perchlorate, nitrate, and thiocyanate in relation to chronic kidney disease in the general US population, NHANES 2005-2016 - Free PMC article (pdf)
- Water Quality Degradation Due to Heavy Metal Contamination: Health Impacts and Eco-Friendly Approaches for Heavy Metal Remediation - Free PMC article (pdf)
Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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