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Le sfide e le opportunità del futuro nella gestione della Malattia Renale Cronica.

Marzo mese del rene per promuovere la consapevolezza e la ricerca. Sono necessari trattamenti ancora più efficaci.

Foto di Julien Tromeur da Pixabay
Foto di Julien Tromeur da Pixabay
La “Giornata Mondiale del Rene(World Kidney Day) è una campagna di sensibilizzazione globale volta ad aumentare la percezione dell'importanza dei nostri reni.

Si celebrerà oggi 9 Marzo, dall’Argentina alla Malesia, dal Giappone all’Italia, con centinaia di iniziative ed eventi.
 
Quest'anno, la Giornata Mondiale del Rene intende sollecitare l'opinione pubblica sulla crescente incidenza delle patologie renali e sulla necessità di implementare specifiche misure e strategie di prevenzione.

"Salute Renale per Tutti ed Ovunque" richiede che la prevenzione e il trattamento precoce delle patologie renali vengano incluse nella Copertura Sanitaria Universale. L'obiettivo principale è quello di promuovere la salute pubblica provvedendo un accesso universale, sostenibile ed equo a cure mediche basilari ma di alta qualità, proteggendo gli individui dall'impoverimento e rendendo possibile l'accesso alla salute a tutte le categorie sociali.
 
Inoltre “oltreoceano” è tutto il mese di Marzo (National Kidney Month) di fatto dedicato alle campagne di sensibilizzazione per evidenziare l'impatto delle malattie renali e promuovere la consapevolezza e la ricerca, perchè sono ancora necessari trattamenti più efficaci.
 
Prima del rivoluzionario riconoscimento delle Glifozine nel trattamento della Malattia Renale Cronica, il panorama farmaceutico per la salute renale era piuttosto insoddisfacente: con poche terapie in grado di agire direttamente sui meccanismi sottesi allo sviluppo di questa subdola cronicità.

La strategia terapeutica per rallentarne il peggioramento era tradizionalmente basata sul controllo e la correzione dei fattori di rischio renale e cardiovascolare, come la pressione arteriosa o il controllo glicemico. 
Ad esempio, le complicanze cardiovascolari nella Malattia Renale possono essere affrontate con farmaci a base di anticorpi per ridurre l'aterosclerosi, o con l'antagonista del recettore dei mineralcorticoidi, il Finerenone, che riduce il rischio di eventi avversi cardiovascolari nei soggetti malati di rene, così come tutti i farmaci che agiscono sul Sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone.

Altre cause di malattia renale, come la malattia cistica, hanno pure attualmente poche opzioni terapeutiche. Gli Ace-inibitori (possono contribuire ad attenuare l'ipertensione così come la crescita delle cisti renali) ed il Tolvaptan, che ha ottenuto dalla FDA la designazione di farmaco orfano per ridurre la crescita delle cisti ma solo in casi selezionati e per un uso a breve termine.

Tuttavia, man mano che i dati si accumulano e vengono applicati nuovi approcci analitici cresce la nostra comprensione dei meccanismi coinvolti nella disfunzione renale- dice Il dottor Allen Davidoff, fondatore e CEO di XORTX Therapeutics (una società biotecnologica dedicata allo sviluppo di terapie innovative per migliorare la qualità della vita dei pazienti con malattia renale progressiva) - cosi diventano evidenti nuovi potenziali bersagli per studiare diversi approcci terapeutici
 
Uno di questi percorsi va in direzione della Malattia Policistica Autosomica Dominante dell’Adulto (ADPKD), una delle malattie genetiche più comuni con un’incidenza di 1 su 1000 ed è la principale causa genetica di insufficienza renale dell’adulto.
Uno studio preclinico, in effetti,  ha dimostrato che l'inibizione della Xantina Ossidasi (un enzima che catalizza la produzione di acido urico da xantina e ipoxantina come parte della disgregazione metabolica delle purine) utilizzando una formulazione brevettata di ossipurinolo chiamata XORLO (XRx-008), blocca l’evoluzione di questa condizione nei roditori e quest'anno dovrebbe partire uno Studio di Fase 3.
Un'altra promettente terapia in questo specifico ambito potrebbe essere GLPG2737, un inibitore del canale regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica attualmente in Studio di Fase 2, apparentemente in grado di ridurre la crescita delle cisti attraverso l’inibizione del microRNA-17 dei geni “Pkd1” e “Pkd2”, che codificano per la policistina e sono i bersagli mutazionali comuni alla base della Malattia Policistica.

Altro interessante percorso si addentra negli innovativi temi di cura della più comune forma di glomerulonefrite primitiva nel mondo, la Glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA (o Nefropatia di Berger).
Da Dicembre 2021 FDA ha approvato il primo farmaco con indicazione a ridurre la proteinuria e la sindrome nefrosica conseguentemente indotta nei soggetti affetti da questa glomerulopatia, un nuovo corticosteroideo il Tarpeyo (Budesonide) .
Come Tarpeyo, Filspari (Sparsentan), antagonista del doppio recettore dell'angiotensina endotelina, ha ottenuto l'approvazione accelerata sulla base della sua capacità di ridurre i livelli di proteine nelle urine dei pazienti con Nefropatia da IgA.
"Sarà un trattamento trasformativo - afferma Eric Dube, l'amministratore delegato di Travere- si tratta infatti di una terapia non immunosoppressiva unica nel suo genere".
Nessuno dei due farmaci oltre l’effetto proteinurico ha ancora dimostrato di poter rallentare il declino della funzione renale nel tempo, conferme che si avranno entro il 2023 con gli studi PROTECT e NefIgArd rispettivamente per Filspari e Tarpeyo

E ancora come non citare
XRx-225 in studio per il trattamento della Nefropatia Diabetica di tipo 2, una delle cause più comuni di insufficienza renale cronica e malattia renale allo stadio terminale nel mondo, con oltre due milioni di nuove diagnosi ogni anno solo negli USA e una prevalenza globale attesa per il 2030 di circa 700 milioni di persone (Global prevalence of diabetes).
Questo programma mira a introdurre l'inibizione della xantina ossidasi come terapia per gestire il metabolismo aberrante delle purine e l'aumento cronico dell'acido urico sierico per rallentare la progressione della nefropatia diabetica.
 
Dopo un lungo periodo in cui le opzioni terapeutiche sono state effettivamente limitate, questa recente attività nella ricerca farmaceutica e negli studi clinici fa sperare che possano essere all'orizzonte nuovi farmaci per tutte le forme di Malattia Renale Cronica.
 

Ciò fornirebbe nuove opzioni ai nefrologi e sarebbe una gradita notizia per tutti quelli che soffrono di malattie renali.


Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD

Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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Fax: 06.81151095
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