La dieta mediterranea ideale nei pazienti con malattie renali
Confermati i benefici effetti anche nel paziente nefropatico
Numerosi studi hanno dimostrato che la Dieta Mediterranea (DM) è associata a una riduzione dell’incidenza di malattie cardiovascolari e offre benefici anche in relazione a condizioni croniche come diabete, obesità, alcuni tumori e salute cognitiva. Esistono inoltre evidenze che la dieta mediterranea possa aiutare a ritardare la progressione della malattia renale e a ridurre le sue complicanze.
Tuttavia, permane una certa reticenza a raccomandare questo regime alimentare nei pazienti nefropatici, in parte dovuta al timore che alcuni alimenti tipici della dieta mediterranea possano essere in contrasto con le restrizioni tradizionali della MRC.
Uno studio recente ad opera del European Renal Nutrition Working Group (ERN) of the European Renal Association–European Dialysis Transplant Association (ERA-EDTA) ha analizzato la dieta mediterranea nei suoi vari componenti per valutarne l’adeguatezza nei pazienti con malattia renale cronica.
Le principali conclusioni dello studio sono state:
- La dieta mediterranea riduce il carico di fosfato e offre un profilo proteico e lipidico favorevole, con predominanza di proteine vegetali e di pesce rispetto a quelle di carne, coerente con le raccomandazioni nutrizionali per molte malattie renali.
- L’alta presenza di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) e polinsaturi (PUFA) rispetto ai grassi saturi può avere effetti positivi sulla pressione arteriosa, l’infiammazione e il rischio cardiovascolare, con l’olio d’oliva che contribuisce con proprietà antiossidanti e vascoloprotettive.
- I carboidrati presenti principalmente sotto forma di cereali integrali hanno un basso indice glicemico e favoriscono il controllo della glicemia e dei lipidi circolanti.
- Una moderata assunzione di vino, tipica della dieta mediterranea, è stata associata a riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione.
- La scelta di prodotti locali e di qualità può contribuire a ridurre l’apporto di sodio, potassio e fosfato.
- L’elevata quantità di fibre tipica di questa dieta può favorire una migliore funzione intestinale e aiutare a ridurre le tossine uremiche, migliorando potenzialmente anche il profilo cardiologico nei pazienti in trattamento dialitico.
Questi benefici complessivi, insieme agli effetti favorevoli della dieta mediterranea sulla funzione endoteliale, sull’infiammazione, sul profilo lipidico e sulla pressione arteriosa, offrono spiegazioni meccanicistiche al rallentamento del declino della funzionalità renale e al miglioramento della sopravvivenza osservati nei pazienti con malattia renale cronica che seguono questo regime alimentare, come sottolinea lo studioso francese, primo autore dello studio.
In pratica, la dieta mediterranea non è solo buona per il palato: può diventare un vero alleato per la salute dei reni e del cuore.
Allora… buon appetito e buona salute!
Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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