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Gestione della Malattia Renale con i nuovi farmaci nefroprotettivi

Pubblicate le prime Linee Guida elaborate dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN)

Foto di Radosław Cieśla da Pixabay
Foto di Radosław Cieśla da Pixabay
La Malattia Renale Cronica (MRC) è una condizione patologica a decorso progressivo e spesso insidioso, frequentemente sottovalutata nelle fasi iniziali, che conduce a un danno irreversibile della funzione renale.

Si stima che circa il 10% della popolazione adulta mondiale sia affetta da MRC, per un totale di oltre 700 milioni di persone. Le dimensioni epidemiche della patologia, unite alle gravi complicanze cardiovascolari, al peggioramento della qualità di vita e alla frequente evoluzione verso la dialisi, rendono la MRC una priorità sanitaria globale.

Dopo molti anni senza novità terapeutiche, oggi i nefrologi dispongono di nuovi ed efficaci farmaci, in grado non solo di rallentare la progressione della patologia, ma anche di contrastarne le principali complicanze.

Le malattie renali croniche, a lungo considerate inguaribili o con limitate prospettive di trattamento, hanno infatti beneficiato negli ultimi anni di strategie terapeutiche all’avanguardia, alcune di tale rilevanza da indurre a parlare di un vero e proprio “Rinascimento” nefrologico.

Siamo oggi di fronte a una rivoluzione nella gestione delle cronicità, che rappresenta una grande opportunità in termini di qualità e quantità di vita per i soggetti malati di rene, sempre più lontani dal rischio delle terapie dialitiche, spesso necessarie negli stadi avanzati di malattia.

Questo miglioramento rende imprescindibile l’implementazione di strategie di prevenzione, programmi di screening, un invio precoce al nefrologo e interventi mirati a rallentare la progressione della MRC.

L’obiettivo delle nuove strategie terapeutiche è quello di combinare più classi di farmaci, agendo su diversi target patogenetici. Accanto alla terapia di fondo con Inibitori del Sistema Renina-Angiotensina (RAAS-i) e Inibitori del Cotrasportatore Sodio-Glucosio di tipo 2 (SGLT-2i), possono essere associati farmaci attivi su altri pathway, consentendo una terapia sempre più personalizzata, basata sul fenotipo del singolo paziente.

Anche gli Antagonisti dei Recettori dei Mineralcorticoidi non steroidei (MRAns) e quelli del recettore del recettore del Glucagon-Like Peptide-1 (GLP-1ra) mostrano un effetto particolarmente rilevante sulla progressione della MRC e sullo scompenso cardiaco, con una forte riduzione degli eventi aterosclerotici, quali infarto miocardico e ictus.

Numerosi trial clinici sono attualmente in corso per valutare con sempre maggiore precisione l’efficacia delle terapie di combinazione nella prevenzione della progressione della MRC (con convergenza verso i cosiddetti "4 pilastri" della cardio/nefro-protezione).

Tuttavia, non tutti i pazienti traggono beneficio o tollerano i nuovi farmaci, rendendo necessario lo sviluppo di approcci innovativi e più efficienti protocolli di gestione delle terapie già a disposizione. In questo contesto si inserisce la recente pubblicazione delle prime Linee Guida della Società Italiana di Nefrologia (SIN) dedicate alla gestione della Malattia Renale Cronica con nuovi farmaci nefroprotettivi (link). 

Si tratta di un passaggio storico e di grande rilevanza scientifica per la nefrologia italiana, che fornisce raccomandazioni basate sulle migliori evidenze disponibili per rallentare la progressione della MRC e ridurre il rischio cardiovascolare.

Le Linee Guida SIN sottolineano l’importanza di integrare i farmaci innovativi nella pratica clinica:
  • Inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2i) 
    Raccomandati sia nei pazienti con diabete sia in quelli senza diabete per la comprovata capacità di proteggere la funzione renale e ridurre gli eventi cardiovascolari.
  • Antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi non steroidei (MRAns)
    Indicati in pazienti selezionati, in particolare con diabete, per un’ulteriore protezione renale e cardiovascolare.
  • Farmaci tradizionali con effetto cardiorenale
    RAAS-i (Ace-inibitori o Sartani), Statine e farmaci anti-ipertensivi restano cardini fondamentali della strategia terapeutica.
Le Linee Guida promuovono un approccio integrato - globale e multidimensionale - alla persona nefropatica, che include:
  • Terapie farmacologiche innovative e consolidate
  • Modifiche dello stile di vita (dieta e attività fisica)
  • Controllo rigoroso della pressione arteriosa e del profilo lipidico
  • Monitoraggio periodico della funzione renale e del rischio cardiovascolare
Questo approccio è pienamente coerente con le Linee Guida internazionali KDIGO 2024 (link), garantendo ai pazienti italiani cure basate sulle evidenze più aggiornate.

La MRC è una malattia cronica ad alto impatto clinico, sociale ed economico.
L’introduzione strutturata dei nuovi farmaci nefroprotettivi, guidata da raccomandazioni ufficiali, offre oggi strumenti concreti per modificare la storia naturale della malattia, migliorare la prognosi e la qualità di vita di chi patisce questa condizione.


Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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Tel.: 338 59 96 136
Fax: 06.81151095
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