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Personaggi: Sérgio Ferreira (Franca, 4 ottobre 1934 - Ribeirão Preto 17 luglio 2016).

Il "nonno" dei farmaci antipertensivi che hanno cambiato la storia della malattia renale cronica: gli ACE-Inibitori.

Fotografia
Nasceva il 4 ottobre 1930 e moriva il 17 luglio 2016, il farmacologo brasiliano Sérgio Henrique Ferreira.

Ferreira passerà alla memoria della storia della medicina come uno dei pionieri nello studio e sviluppo della più potente ed utilizzata categoria di farmaci antipertensivi chiamati "Antagonisti del recettore per l'angiotensina I" in grado di cambiare radicalmente la storia naturale ed il decorso della malattia renale cronica.

Infatti, rallentandone significativamante la progressione verso l'uremia, furono in seguito definiti i "farmaci anti-dialisi" e, ancora oggi, rappresentano la terapia di elezione per la nefropatia cronica, non solo diabetica come confermato a piu riprese dai ricercatori del Mario Negri di Bergamo che per la prima volta avevano evidenziato che questo trattamento limita lo sviluppo di albuminuria, danno renale, infiammazione e fibrosi.

L'enalapril, il Lisinopril, il Perindopril e il Ramipril sono nomi di farmaci oramai noti a tutti. A questi si aggiungano i loro cugini sartani, gli Antagonista del recettore per l'angiotensina II (Valsartan, Telmisartan, Losartan, Irbesartan, Olmesartan e Candesartan).
Di tutti costoro possiamo dire che il farmaco progenitore è il captopril.

Il Captopril è stato il primo ACE-inibitore (inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina) sviluppato, appartenente ad una famiglia di farmaci considerati una pietra miliare nel trattamento dell’ipertensione e diverse patologie cardiache oltre che renali.

Nel 1975, tre ricercatori della compagnia farmaceutica "Squibb", Miguel Ondetti (1930 – 2004), Bernard Rubin e David Cushman (1939 – 2000), svilupparono questo farmaco che venne brevettato dalla compagnia nel giro di due anni.
Ondetti, Cushman e colleghi costruirono il loro lavoro sull’esperienza maturata negli anni sessanta e settanta dal celebre farmacologo britannico John Vane (1927 – 2004), allorché era ricercatore alla "Royal College of Surgeons of England", e da un suo collega brasiliano. Questo era il farmacologo Sergio Ferriera che aveva scoperto nel 1970 un peptide (il BPF, Fattore Potenziante la Bradichinina) nel veleno di una vipera (la Bothrops jararaca), il quale agiva da inibitore dell’angiotensina I.

Il captopril verrò sviluppato proprio partendo da questa proteina scoperta da Ferreira e fu approvato come farmaco antipertensivo nel 1981 dalla FDA (Food and Drug Administration), mentre dal 1996 divenne un generico.

Nel 1999 Cushman ed Ondetti hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento ‘Albert Lasker Award for Clinical Medical Research‘ con la menzione di: “aver sviluppato un approccio innovativo al design farmacologico basato sulla struttura proteica ed averlo usato per creare gli ACE inibitori, potenti agenti orali nel trattamento dell’ipertensione, dello scompenso cardiaco e nella malattia renale dei pazienti diabetici.
 
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