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Tolvaptan: pubblicate su NDT le raccomandazioni per l’uso.

Raccomandazioni per l’uso di tolvaptan nel Rene Policistico Autosomico Dominante: presa di posizione per conto di ERA-EDTA Working Groups on Inherited Kidney Disorders e European Renal Best Practice.

| Associazione Italiana Rene Policistico
Image by Rigby40 from Pixabay
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La malattia del rene policistico autosomico dominante (ADPKD) è la più comune malattia renale ereditaria, responsabile di circa il 10% dei pazienti europei in dialisi o che vivono con un rene trapiantato. E’ geneticamente eterogenea ed il suo decorso è associato a un alto grado di variabilità inter- e intra-familiare.
L’ADPKD è caratterizzato dal progressivo sviluppo e crescita di numerose cisti renali bilaterali, con conseguenti difetti di concentrazione dell’urina, ipertensione, dolore acuto e cronico, calcolosi renali, ematuria, infezioni delle cisti e del tratto urinario, e, soprattutto, perdita della funzione renale.
Fino a tempi recenti, nessun intervento aveva dimostrato di poter rallentare la velocità di progressione della malattia nell’ADPKD e il trattamento è quindi stato sintomatico.
Questo è cambiato con la pubblicazione nel 2012 dello studio TEMPO (Tolvaptan Efficacy and Safety in Management of Autosomal Dominant Polycystic Kidney Disease Outcomes) in cui il Dottor Torres della Mayo Clinic dimostrava l’efficacia di Tolvaptan, antagonista orale del recettore V2 della vasopressina, nel rallentare l’aumento del volume dei reni e il peggioramento della funzione renale nei pazienti affetti da rene policistico.
Il Tolvaptan, farmaco sviluppato dall’azienda giapponese Otsuka, blocca il legame dell’ormone vasopressina al suo recettore localizzato nel rene. La vasopressina è nota anche con il nome di ormone antidiuretico, perchè permette il riassorbimento dell’acqua nel tubulo renale, portando alla formazione di urine ridotte in volume e concentrate.
Il blocco del legame vasopressina-recettore causa una riduzione a livello renale del riassorbimento di acqua, determinando la produzione di elevate quantità di urine, ed una variabile ma significativa disidratazione. Per questa sua azione il Tolvaptan è già in commercio con l’indicazione al trattamento della iposodiemia severa (una riduzione della concentrazione del sodio nel sangue che si verifica nello scompenso cardiaco e nella sindrome da inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico), condizione nella quale è indicato indurre un aumento della eliminazione renale di acqua.
A livello cellulare renale, il Tolvaptan provoca la riduzione di una molecola, l’AMP ciclico (AMPc), metabolita cellulare che stimola la proliferazione delle cellule epiteliali delle cisti e la secrezione di fluidi nelle cisti (due fenomeni che causano l’aumento di dimensione delle cisti renali), accelerando la progressione dell’ADPKD.
Recentemente l’Agenzia Europea per i Medicinali ha approvato l’uso dell’antagonista del recettore V2 della vasopressina tolvaptan per rallentare la progressione dello sviluppo di cisti e insufficienza renale della malattia autosomica dominante del rene policistico (ADPKD) in pazienti adulti con malattia renale cronica in stadio 1–3 all’inizio del trattamento ed evidenza di malattia in rapida progressione.
Il 29 gennaio 2016 sono state pubblicate a nome di ERA-EDTA Working Groups of Inherited Kidney Disorders and European Renal Best Practice le raccomandazioni per l’uso di tolvaptan nei pazienti con Rene Policistico Autosomico Dominante (ADPKD). È importante sottolineare che la decisione di iniziare il trattamento richiede di considerare molti fattori al di là dell’eleggibilità, quali controindicazioni, eventi avversi potenziali, e anche motivazione del paziente e aspetti dello stile di vita, e richiede un processo decisionale condiviso con il paziente.
In questo articolo gli autori intendono fornire una serie di raccomandazioni ed un algoritmo decisionale gerarchico, che comprende una sequenza di valutazioni di fattori di rischio in ordine decrescente di attendibilità, per prendere la decisione di quali pazienti con ADPKD trattare con il nuovo farmaco.
Questa guida rappresenta, senz'altro, un altro passo avanti in attesa che anche in Italia venga approvato JINARC® - Tolvaptan).

Di seguito pubblichiamo la traduzione in italiano delle linee guida cosi come proposta da “AIRP onlus”.
 
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